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Pescare: i Black Bass dei grandi laghi

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Black Bass grandi laghi
Black Bass grandi laghi
Enormi distese d’acqua, profondità elevata, pochi punti di riferimento e acqua cristallina sono caratteristiche tipiche dei grandi laghi italiani, che spesso ospitano popolazioni stabili di black bass che possono raggiungere dimensioni mostruose! Ma come affrontare un spot del genere, con delle caratteristiche cosi differenti rispetto ad un più comune stagno o una cava? In questo articolo andremo ad approfondire le tecniche più produttive e gli spot dove è più probabile imbattersi nel nostro predatore preferiti.

Scelta dello spot

Per tutti coloro che abitualmente praticano il bass fishing in ambienti ristretti al cospetto di un grosso bacino idrico spesso si viene sopraffatti da un forte senso di smarrimento. La mancanza di riferimenti tipici dei piccoli ambienti non significa che non ce ne siano di differenti, che spesso ospitano esemplari da capogiro!
Innanzitutto portiamo con una valutazione veloce dello spot, naturalmente l’utilizzo di un natante vi faciliterà non poco la vita ma anche da riva si possono avere buoni risultati. In primis cercheremo strutture facilmente visibili come pontili darsene e piloni, spot in cui la probabilità di intercettare un bell’esemplare sono molto elevate.
Questi spot non sempre sono aperti alla pesca, quindi fate attenzione ai divieti! I pontili non sono strutture facili da affrontare perché spesso sono pieni di corde e catene che oltre a rubarci gli artificiali, in caso di cattura ci obbligano ad un vero e proprio estirpo  della nostra preda, quindi un’attrezzatura adeguata allo sforzo sarà necessaria.
Altro spot da tenere d’occhio sono gli erbai, vere e proprie tane che offrono al bass la possibilità di rifugiarsi e di nutrirsi. Gli erbai devono essere affrontati con perizia e scrupolosità, inizieremo con delle hard bait e finiremo con le soft bait, in particolare con i jig, con inneschi texas e drop shot.
Black Bass
Black Bass
Un piccolo accorgimento che ho notato negli anni è quello di affrontare l’erbaio da posizioni differenti (naturalmente è necessario un natante) per il semplice fatto che in base alla nostra posizione si aprono sempre spiragli differenti che ci permettono di sondare perfettamente lo spot in questione. Diciamo che nei grandi bacini è possibile trovare ambienti più familiari ed intuitivi come canneti e alberi caduti, spot che affronteremo con la stessa modalità che utilizziamo in cave ed affini.
Ma se non dovessimo trovare alcun riferimento? A questo punto un buon ecoscandaglio ci aiuterà a scovare il gradino a magari qualche struttura sommersa, ma in mancanza di questo prezioso gingillo dovremo fare una vera e propria pesca di ricerca, sondando più acqua possibile nella speranza di incrociare il percorso di qualche bass disposto ad aggredire la nostra esca.
Un errore che si deve assolutamente evitare nei grandi bacini è quello di concentrarsi troppo sulla pesca di prossimità, per quanto sia un’opzione assolutamente da praticare, anche dei lanci nel nulla spesso regalano catture di pesci intenti ad inseguire branchi di foraggio.

L’attrezzatura

Eccoci giunti al punto cruciale dell’articolo in cui capirete se la nostra solita attrezzatura puo’ essere utilizzata con successo anche in questi vasti ambienti. La risposta è assolutamente si, ma con qualche accorgimento. Il primo punto sta nella scelta del filo, se siete abituati a pescare in acqua torbida e ricca di ostacoli un diametro sostenuto ci aiuterà a toglierci dagli impicci e ci garantirà una maggior probabilità di successo, ma in questi ambienti caratterizzati da acqua cristallina effettuare un vero down sizing dei nostri fili puo’ fare la differenza, aiutandoci anche a guadagnare qualche prezioso metro ad ogni lancio.

Le tecniche 

Teniamo ben presente che in questi ambienti i bass mediamente sono più grandi e di conseguenza sono molto furbi, quindi se ci dedichiamo alla caccia di un esemplare da sogno dobbiamo dare sfogo a tutto il nostro bagaglio tecnico. Qui si va dal finess alla pesca a swim bait con tutto ciò che sta nel mezzo, sta a noi capire quale tecnica sia la migliore in base alle condizioni meteo ed a tutti quei fattori a cui un buon bass man deve tenere conto.

Alla ricerca del Lunker

Questi ambienti vasti spesso nascondono il sogno di ogni bass angler, ovvero offrono la possibilità di catturare il tanto agoniato lunker. Cosa si intende per lunker? Si tratta di un esemplare di black bass straordinariamente grosso, che nelle nostre acque si aggira attorno ai 3/4 chili di peso.
La possibilità di prendere una bestia del genere sono sempre poche, perchè per arrivare a quella taglia il pesce deve diventare straordinariamente vecchio, ciò significa che deve superare una miriade di ostacoli durante la sua esistenza, che lo rendono estremamente furbo e diffidente limitando la sua attività predatoria solo in momenti precisi.
Questi esemplari raramente si prendono a caso, la loro cattura spesso è frutto di ricerca e costanza, nella speranza di essere nel posto giusto al momento giusto. Le tecniche da noi utilizzate per la ricerca del mostro devono far leva su due fattori: l’utilizzo di esche importanti per selezionare la taglia, e la scelta dell’approccio giusto al momento giusto.
Come approccio in questo caso intendo proprio “pensare” come un pesce…Un esemplare vecchio difficilmente si fionderà a tutta birra su di un piccolo artificiale recuperato a cannone, ma sarà meglio disposto ad attaccare una grossa imitazione “sbattendosi” per ottenere in cambio un pranzo ricco e nutriente che lo sazierà per giorni. Di fatti la tecnica regina è la swim bait, sia hard che soft, che ci permette di stimolare al punto giusto questi dinosauri, ma anche un generoso spinnerbait oppure un grosso jerk possono indurlo all’attacco.
Anche il top water durante i cambi di luce puo essere una valida opzione, specie se vediamo movimenti strani a pelo d’acqua. Mi raccomando non dimenticate le soft bait! Grossi jig, worm giganteschi innescati a texas e shad spiombati sono assolutamente esche da provare!

Conclusioni

Dopo avervi esposto questa piccola guida alla pesca del black bass nei grandi laghi non mi resta che consigliarvi di provare questi ambienti con fiducia ed espandere i vostri orizzonti.